L’ acqua dell’acquedotto è buona, ma…


L’ acqua che arriva dall’acquedotto alle nostre abitazioni è potabile e quindi molte volte viene definita “buona”.

Ma cosa significa acqua buona?

In realtà dire che l’acqua è buona non significa assolutamente nulla, infatti l’acqua dell’acquedotto viene definita con il termine potabile perché rispetta i parametri per essere definita tale.

Non esistono parametri per identificare l’acqua buona.

Ma se fosse realmente come viene definita, perché c’è ancora gente che compra le bottiglie o che installa un purificatore d’acqua?

Se davvero fosse “buona” quale sarebbe il motivo?

La verità è che per rendere l’acqua potabile ed evitale la proliferazione della carica batterica vengono giustamente utilizzati determinati prodotti.

Hai presente quando riempi la pentola d’acqua e senti puzza di cloro che ti sembra di essere ai corsi di nuoto che facevi da bambino?

Bene, quell’acqua è potabile, ma la definiresti buona?
Se poi hai una pentola in vetro potrai benissimo osservare ad occhio nudo la “nuvola” di colore biancastro che si forma nell’acqua e che piano piano si dirige verso il fondo fino a depositarsi completamente.

Molto buona!

Non c’è solo la puzza di cloro

Oltre al forte odore di cloro che può avere l’acqua del rubinetto ci sono altri fattori che possono alterarne il gusto.

Per esempio le tubature delle abitazione, specialmente quelle più vecchie sono ancora in ferro e all’interno di questi tubi si formano pesanti incrostazioni dove nascono e diventano grandi squadroni di batteri che poi finiscono nella tua pentola insieme alla tanto amata pasta al pomodoro.

Questa sera niente pasta!

A determinare il gusto dell’acqua possono essere anche i Sali che essa contiene.
Un’alta concentrazione di talune sostanze può rendere il gusto dell’acqua da salata a dolciastra in base alla quantità ed alla tipologia contenute.

Ecco spiegato il perché le persone comprano ancora bottiglie d’acqua o decidono di installare un purificatore.

Acquistare bottiglie d’acqua se volessimo tralasciare il disastro ambientale a cui stiamo andando incontro a causa della plastica, e la fatica immane che si compie per andare a comprarle potrebbe anche essere una possibile scelta.

Sì, come no.

Acquistare bottiglie non solo per bere ma anche per cucinare comporterebbe una spesa mensile altissima, (più del doppio) e ci vorrebbe un magazzino per stoccarne in quantità.

Se non sei disposto a utilizzare l’acqua di rete per bere, evita di usarla per cucinare!

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